Tutela delle Donne in Difficoltà
Il progetto, ambientato a Maida, è finalizzato a garantire la domiciliarità di anziane non autosufficienti e/o disabili, riducendone il disagio, garantendo un servizio di pronto intervento sociale che tenda a valorizzare le loro capacità con attività di prevenzione, aiuto ed animazione.
L’obiettivo principale del progetto è quello di fornire all’utente un supporto finalizzato:
> alla prevenzione di situazioni di bisogno che generano disagio;
> ad evitare o ritardare il ricovero in istituto consentendo all’anziana di continuare a vivere nel proprio contesto familiare e sociale, sostenendone l’autonomia e favorendone la cura;
> alla prevenzione di situazioni di emarginazione e solitudine;
> a favorire l’accesso ai servizi facilitando la partecipazione sociale delle anziane alla vita della comunità garantendo loro un servizio di mobilità sociale;
> a valorizzare il ruolo attivo delle anziane nella comunità, incentivando e sostenendo la loro partecipazione attiva attraverso la promozione di attività culturali, ricreative e di socializzazione;
> a garantire alle disabili la continuità dell’assistenza anche quando viene meno il supporto familiare;
> ad un sostanziale miglioramento della qualità della vita dell’anziana non autosufficiente e/o disabile.
L’obiettivo principale del progetto è quello di fornire all’utente un supporto finalizzato:
> alla prevenzione di situazioni di bisogno che generano disagio;
> ad evitare o ritardare il ricovero in istituto consentendo all’anziana di continuare a vivere nel proprio contesto familiare e sociale, sostenendone l’autonomia e favorendone la cura;
> alla prevenzione di situazioni di emarginazione e solitudine;
> a favorire l’accesso ai servizi facilitando la partecipazione sociale delle anziane alla vita della comunità garantendo loro un servizio di mobilità sociale;
> a valorizzare il ruolo attivo delle anziane nella comunità, incentivando e sostenendo la loro partecipazione attiva attraverso la promozione di attività culturali, ricreative e di socializzazione;
> a garantire alle disabili la continuità dell’assistenza anche quando viene meno il supporto familiare;
> ad un sostanziale miglioramento della qualità della vita dell’anziana non autosufficiente e/o disabile.